Ormai devo rassegnarmi e smettere di improvvisare. Finora sono sempre partito molto dopo rispetto agli altri, camminando tutto il giorno, fino anche a molto tardi, almeno per gli standard dei pellegrini. Si trattava di un’ottima idea, sia per evitare le masse, sia perché le temperature esageratamente fredde lo permettevano. Ora non più. Ieri e, soprattutto, oggi, il termometro si è normalizzato su valori pienamente estivi e mettersi in strada durante le ore più calde è decisamente un suicidio.
La tappa di oggi, che doveva essere breve e di tutto riposo, in realtà è stata abbastanza distruttiva. Nonostante i paesaggi molto interessanti che mi ricordano le Marche – colline ben coltivate, vigneti, case per lo più in ottima forma, fiumi e ruscelli – i piedi hanno calpestato quasi sempre asfalto rovente, rovinandosi a causa di nuove vesciche formatesi su altre già guarite. Tutte queste vesciche, sia quelle vecchie, sia quelle nuove, derivano esclusivamente da camminata su asfalto, grrr… Il cammino pomeridiano è quello che ha fatto i danni maggiori: mi sembrava di sentire il calore della strada sui piedi e l’intensità del dolore moltiplicasi. Per fortuna il problema che mi ha assillato ieri tutto il giorno, oggi non si è ripresentato: miracolo della crema magica.
Il problema del pomeriggio è che qui abbiamo lo stesso fuso dell’Italia, ma siamo moooolto più a ovest, quindi le ore più mortali sono quelle che vanno dalle 14 alle 18. Visto che negli ostelli si cena già alle 19 (a volte anche alle 18:30), la strategia di camminare un po’ il mattino e un po’ la sera diventa poco praticabile. E’ quindi imperativo arrivare a destinazione presto, idealmente entro le 14.
Domani prevedo una tappa epica, con salita verso O Cebreiro, uno dei luoghi simbolo del cammino. Già nella versione base, la guida indica difficoltà massima, ma avrei intenzione di prendere la variante chiamata “camino duro”, un nome, un programma. Domattina mi alzerò quindi anch’io prestissimo, come i tedeschi e gli olandesi, e sfrutterò le ore fresche della giornata, come i pellegrini di luglio e agosto. Ne consegue che devo andare a dormire presto: buonanotte!