Mercoledì 20 marzo 2013. In viaggio: giorno 20. In Nepal: giorno 19. A piedi: giorno 16.
Annapurna Circuit: giorno 16. Da Hile (1430m) a Nayapul (1070m).
E così ho concluso l'Annapurna Circuit, la prima esperienza a piedi di questo lungo viaggio. Poco da dire sul percorso: un paio d'ore di discesa tranquilla, con i segni della civiltà che si fanno via via più intensi, fino ad avere, nei pressi di Nayapul, l'impressione di essere entrati nella caotica ed inquinatissima periferia di Kathmandu. Come pochi giorni fa, anche oggi abbiamo avuto una guida locale d'eccezione: un bel cagnone nero che ci ha accompagnati per l'ultima mezzora. Galline, buoi, mucche, altri cani: ci ha pensato lui a spostarli, a furia ordini abbaiati (e ringhiati). Appena siamo entrati in taxi ci ha guardato con i suoi occhi tristi ed è sparito a cercare altri camminatori da adottare.
Poco prima di pranzo siamo arrivati (in auto) a Pokhara, la seconda città più importante del Nepal, dove abbiamo passato il resto della giornata. Suraj è stato molto gentile e mi ha portato a visitare i posti più caratteristici della città. Come nel caso della capitale, eviterò i particolari, ma sono rimasto colpito dalla cavità naturale che sprofonda fino a 100m sotto il livello stradale. Ora è visitabile e, sfruttando alcuni stretti e ripidi cunicoli, si arriva sul fondo, dove è stato costruito un tempio indù dedicato al Naga, la divinità con le teste di serpente alla quale ci si rivolge in caso di siccità. Curiose anche le statue alle pareti, tutte in pose molto lascive ed esplicite (in foto una delle più caste).
Memore dell'esperienza dell'anno scorso in Spagna, ho pensato bene di affidarmi ad un barbiere locale per liberarmi dal barbone spuntato durante i primi 20 giorni di viaggio. Anche questa volta un'esperienza memorabile. Nulla da dire sulla rasatura: ha capito di risparmiare il pizzetto e lo ha addirittura regolato perfettamente senza macchinetta (solo forbici e pettine). Poi ha visto qualcosa che non andava fra i miei capelli e, fra il divertito e il preoccupato, gli ho dato carta bianca. In Nepal i capelli dietro alle orecchie si rasano completamente, quindi… beh, diciamo che mi sento un po' strano, anche se i nepalesi mi troveranno più normale. Per concludere, ha spalmato un po' di gel e mi ha proposto un massaggio testa/collo. Pensavo fosse questione di pochi secondi, invece mi ha massaggiato / massacrato per mezzora. Mi ha tirato collo, braccia, spalle, schiena, ha trovato dolorini sospetti, e ha insistito… Suraj mi ha detto che quel barbiere è famoso in tutta Pokhara per i massaggi, tanto che mentre mi trattava si è formata una discreta coda. Tutto sommato una bella esperienza, e nemmeno molto cara: circa 2 euro per la rasatura, circa 13 euro per il massaggio.
Serata in locale caratteristico con canti popolari e balletti, ultima cena con Suraj. Domani mattina presto mi accompagnerà alla stazione delle corriere, dove partirò alla volta di Chitwan. Lui invece tornerà subito a Kathmandu. Mi sono trovato molto bene con lui, sempre preciso, decisamente competente, sempre attento alle mie esigenze, senza essere mai invadente. Spero di essere altrettanto fortunato in futuro.
(…) Naga, la divinità con le teste di serpente alla quale ci si rivolge in caso di siccità (…)
E io che pensavo che con quel nome la divinità soccorresse gli uomini in caso di ustioni al palato … 😉
Allora, bello sfruttare i cani come badanti, eh? ^_^
anche noi spesso ne incontriamo qualcuno che ci accompagna durante le nostre escursioni; questi cagnoloni annoiati e vogliosi di gironzolare, oltre alla compagnia, danno una piacevole sensazione di sicurezza.
Benedetti animali!
attendiamo foto del new look ! 😉