Le spiagge di Sydney

Venerdì 12 aprile 2013. In viaggio: giorno 43. In Australia: giorno 2.

Devo ammettere che non avevo studiato a sufficienza. Mi aspettavo un clima da tardo autunno e la classica metropoli sul mare, con il porto, tanti moli, e qualche spiaggia squallidina frequentata soprattutto dai locali. Della bellezza architettonica e della vivacità culturale della città mi sono già occupato ieri.

Bondi Beach.

Oggi ho fatto il giro delle spiagge, appunto senza tante aspettative… Sono partito dalla più famosa, chiamata Bondi Beach. Beh, sabbia bianca, finissima, acqua limpida, blu intenso, incroci armoniosi fra paesaggi naturali e urbani. Non per niente, uno dei quartieri più esclusivi della città è proprio in zona. Spiaggia libera, ma con buone attrezzature: distributori d'acqua potabile, docce, spogliatoi, bagnini. Visto il bel tempo e la temperatura invitante (26°C), oggi la spiaggia era piena di gente, moltissimi a sguazzare felicemente in acqua, alcuni a provare le tavole da surf su onde però di modesta entità. Acqua freddina, ma comunque invitante vista la stagione.

Piscine un po' particolari a Bondi Beach.

Da Bondi Beach parte una bellissima passeggiata, tutta su rocce a strapiombo sul mare, che porta ad altre spiagge simili alla prima, anche se più piccole: Tamarama Beach, Bronte Beach. Arrivato a Bronte, sono tornato indietro, ma avrei potuto proseguire per molti altri chilometri, fino a Cooge Beach, che la guida descrive così (più o meno): Cooge significa “odore di alghe marce”, ma non lasciatevi scoraggiare e visitate comunque questa splendida spiaggia.

Tamarama Beach.

Bronte Beach.

Dopo l'esperienza sulle spiagge, sono andato in periferia, per incontrare una persona speciale. Si tratta di Vittorio, detto Vic, 95 anni portati benissimo, emigrato in Australia nel 1934 quando aveva 16 anni, con fratelli e sorelle. Durante l'ondata migratoria degli anni '60 è diventato punto di riferimento per i tantissimi trentini che si sono trasferiti dall'altra parte del mondo. Fra questi anche Clelia e Camillo, miei prozii che hanno vissuto il sogno australiano, tornando però dopo 5 anni definitivamente in terra trentina. Vic parla un ottimo italiano e la sua casa, dove abita da solo in completa autonomia, è costellata di bandiere dell'Italia, fotografie che lo ritraggono con le più importanti personalità del Trentino, e ritagli di giornali locali che raccontano di una sua passione davvero peculiare. Nel corso della sua vita è tornato in Italia tante volte, ameno una ventina, diverse della quali portandosi appresso automobili australiane, con le quali amava attraversare la penisola, suscitando la curiosità e lo stupore della gente. E' molto orgoglioso della sua Sydney (la città più bella del mondo!), e quasi si scandalizza quando scopre che ho intenzione di andare a Melbourne senza nemmeno aver provato un viaggio in traghetto (ferry).

Ecco Vic. Il poster alle nostre spalle mostra uno dei suoi viaggi in auto in Italia.

Ecco che allora mi fermerò in città anche domani, con un programma da camminatore incallito. Circa 30km, calpestando l'Harbour Bridge, attraversando la parte nord della città, lo Spit Bridge, le scogliere e la costa, fino ad arrivare all'altra spiaggia simbolo di Sydney, la Manly Beach. Ritorno in ferry, fino all'ostello. Domenica mattina molto presto, partenza per Melbourne!

 

One thought on “Le spiagge di Sydney

  1. Quelle spiagge mi ricordano casa mia ^_^
    E tu ricordati che l’unico coccodrillo bello e buono è quello trasformato in scarpe, borse/valigie e cinture; da mangiare non so, mi ha detto un altro viaggiatore assaggiatore che non è male, ma Obelix in “le 12 fatiche di Asterix” dice che è stoppaccioso. Vale la pena provare (spero non ci siano animalisti sfegatati tra i tuoi lettori, ma a me il lucertolone fa un po’ senso in tutti i sensi ^_^)

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