Giovedì 23 maggio 2013. In viaggio: giorno 85. Isola di Pasqua: giorno 3.
Considerato che intorno all'Isola di Pasqua ci sono 2000km di oceano, sembra strano che degli uccelli migratori passino regolarmente di qui. Esiste invece una particolare razza di volatili che ogni anno, verso metà settembre, arriva da queste parti per nidificare. Non vanno sull'isola principale, ma su una minuscola isoletta, poco più di uno scoglio, che si trova a poco più di un chilometro dalla costa sud-ovest.
Chiamata Motu Nui, l'isoletta è stata importantissima per gli abitanti dell'isola. Ispirati da questo evento periodico, nei secoli hanno sviluppato una religione che prevedeva l'esistenza di uomini uccello, corpo di uomo, testa d'uccello. Ogni anno, fino al 1867, i capi tribù facevano una gara molto particolare. Verso i primi di settembre si riunivano in un luogo sacro in cima al cratere del vulcano ORongo, insieme ai sacerdoti agli altri abitanti di rango elevato. Dalla cima del vulcano parte una parete ripidissima a picco sul mare. I partecipanti dovevano scendere la parete senza sfracellarsi (non era raro che capitasse), nuotare i 1400 metri fino a Motu Nui, e attendere ben nascosti l'arrivo degli uccelli migratori. L'attesa poteva durare pochissimo, come anche settimane. Lo scopo del gioco era rubare un uovo appena deposto e tornare per primi alla base. Il vincitore godeva di enormi onori, diventava una sorta di incarnazione del dio uccello, e per un anno otteneva potere assoluto su tutta l'isola.
Per oggi avevo previsto di visitare parecchi siti archeologici dell'Isola, ma dopo la prima escursione mi sono dovuto fermare causa pioggia estrema. Partendo dalla città, ho risalito a piedi il vulcano ORongo, fino ad arrivare ai resti del luogo sacro da dove iniziava la gara. Una piacevole passeggiata, priva di difficoltà, anche se alcune anziane signore stavano quasi collassando per l'immane salita di 300 metri.
Parte del cammino passa esattamente sul bordo del cratere, regalando viste alquanto bizzarre. Il fondo del cratere è infatti una via di mezzo fra una palude e un lago (vedi foto sopra al titolo). Mi ricorda la palude che Frodo, Sam e Gollum devono attraversare per arrivare alle porte di Mordor. Sto parlando del Signore degli Anelli, ovviamente.
Vista la pioggia, ho passato il pomeriggio a raccogliere informazioni su quali cammini fare in Perù. Ho trovato percorsi che al momento mi stanno decisamente entusiasmando, in particolare mi attira il giro dell'Ausangate. Ora provo a contattare alcune agenzie.
Sperando nel bel tempo, domani conto di visitare il resto dell'isola.
Ciao Michele, dal tuo resoconto “storico” e dalla vista dell’isolotto della famigerata gara, mi è tornato in mente il film “Rapa Nui”, dove fanno vedere proprio la gara e l’isola…
Per il resto buon proseguimento (ma escluderei la camminata verso Mordor, però) ed al tuo prossimo aggiornamento!
Luca
Ah, interessante. Non ho mai visto il film, ma ne ho sentito parlare. Appena torno cercherò di procurarmelo, sono proprio curioso. Grazie Luca!
Anche a me è venuto in mente il film rapa nui.. stessa gara degli uomini uccello che hai descritto tu! 😉