Venerdì 24 maggio 2013. In viaggio: giorno 86. Isola di Pasqua: giorno 4.
Che giornata. Finalmente bel tempo e la possibilità di muoversi in bici senza timore di prendersi un acquazzone in testa. Si può dire che, a parte quanto già visitato ieri, oggi ho girato tutta l'isola, provato tutte le strade primarie, secondarie, e anche alcuni pezzi di sentiero.
Non voglio dilungarmi in digressioni storico / artistiche, anche perché questa sera devo prepararmi per il cammino di domani, quindi mi limiterò alle fotografie e alle relative didascalie.
C'è però un aspetto che ci tengo a sottolineare. Da quanto visto in libri e documentari, ho sempre pensato che i Moai fossero delle gigantesche teste infisse nel terreno. In realtà, non è proprio così. Le famose fotografie delle teste che sono entrate nell'immaginario comune sono in realtà state scattate nei pressi del sito di lavorazione, una specie di cava / officina. Tutte le centinaia di Moai che affollano l'Isola sono stati scavati direttamente nelle pareti di tufo del vulcano Rano Raraku, per poi essere staccati e trasportati fino a destinazione. Sulle pareti del vulcano riposano tutta una serie di Moai falliti; alcune grandi teste che probabilmente si sono staccate dai corpi durante il trasporto, alcuni pezzi caduti. Alcuni dei Moai più grossi mai costruiti non sono mai arrivati a destinazione e sono rimasti nella cava, forse a causa delle difficoltà del trasporto o per il declino della civiltà dell'Isola a inizio '700. Insomma, i Moai veri sono dei corpi interi, e non solo delle teste, come invece pensavo fino ad alcuni giorni fa.
Ecco il resto delle foto.
Bellisssssssiiiimmmoooo!!
WOWWW!!
Buon giro in bici… !