Giovedì 21 novembre 2013.
Cammino Jacopeo d’Anaunia, prima tappa. Da Sanzeno (630m) Dermulo (601m) a Unsere Liebe Frau im Walde / Senale (1350m), 25.6km 29.6km.
Ho fatto il primo passo che era ancora buio e non pioveva.
Arrivato coi mezzi pubblici a Dimaro Dermulo mezz’ora prima dell’alba, ho deciso di camminare i 4km fino a Sanzeno, punto di partenza del cammino. Non esattamente una bella idea, visto che la strada è trafficata, risulto poco visibile, e non c’è il benché minimo marciapiede. Probabilmente avrei fatto meglio a studiare con attenzione gli orari delle corriere e sfruttare i mezzi pubblici fini a Sanzeno. Poco male, sono arrivato alla basilica indenne e ho iniziato il cammino vero e proprio, confortato dal primo dei tanti segnavia gialli a forma di conchiglia (vedi foto).
Ed è subito una meraviglia. Una lunga parete di roccia verticale, tagliata da una fenditura che la attraversa, in tutta sicurezza, con alta ringhiera di legno e cordino d’acciaio per i più timorosi. Divertenti le numerose cascatelle che cadono direttamente sul sentiero e che mi fanno subito intendere quale sarà l’andazzo della giornata.
Dopo una breve e ripida salita si sbuca a Salter (909m), il primo paesino di una lunga serie. E qui inizia a nevicare. E sono solo le 9 del mattino. E non ha più smesso…
Bellissima atmosfera, tutto è coperto di neve, silenzio assoluto, nessuno in giro, bianco ovunque. Il cammino evita la strada principale e passa per vecchie vie, piste ciclabili, strade di campagna. L’ideale, se non fosse che quasi tutta la tappa è su asfalto.
L’equipaggiamento per fortuna è all’altezza della situazione. Non sento freddo e l’assenza di vento permette l’uso dell’ombrello, opportunamente legato a corpo e zaino, in modo da lasciare le mani libere (di scaldarsi in tasca…).
Un po’ di apprensione nello scoprire che un tratto del percorso è chiuso (vedi foto). Un pezzo di strada crollato, che però impedisce solo il passaggio dei veicoli: nessun problema per pedoni e pellegrini.
Bello il paesino di Senale, in cima alla valle, punto d’arrivo di giornata. Qui la neve è già più alta – una decina di cm – e la signora che gestisce l’albergo mi informa che per questa notte ne sono previsti altri 40cm. La tappa di domani è a rischio, perché dovrei salire nel bosco fino a raggiungere i 1500m, e a quanto pare il sentiero in caso di neve diventa invisibile. Per non parlare della fatica di camminare diverse ore con mezzo metro di neve fresca. Mah, valuterò domattina. Nel frattempo la signora chiederà ai suoi amici del soccorso alpino se oltre ai tratti nel bosco ce ne sono altri su terreno più aperto, magari soggetti a valanghe. Male che vada, ho comunque pronto un percorso alternativo, tutto su strada asfaltata.
Sarai arrivato a Dermulo con trento-male e non a Dimaro Buon cammino
giusto, correggo subito. grazie!
p.s. ho preparato il diario di oggi, ma lo pubblicherò domani…