Domenica 24 novembre 2013.
Cammino Jacopeo d’Anaunia, quarta tappa. Da Terzolas (754m) Malé (737m) a Cles (670m), 18.4km 20.4km.
Come ho già notato tante volte in passato, camminare in compagnia annulla i dolori, facilita il passo, e fluidifica il dialogo. Condividere i momenti di fatica permette poi di apprezzare le altre persone al di là delle apparenze.
Anche se relativamente breve, la tappa di oggi ha riservato diversi tratti faticosi; soprattutto il rampone nel bosco che da Cavizzana (710m) sale fino a 1350m di quota. Incredibilmente, con Andrea non abbiamo interrotto il discorso nemmeno quando arrancavamo su pendenze estreme. Grande varietà di argomenti, Andrea ha competenze approfondite ad ampio spettro, dai giochi di ruolo dal vivo, ai fumetti, dalle frontiere della ricerca in biologia, ai piccoli / grandi perché di come funzionano le cose. C’è sempre da imparare.
Dopo il rampone, ci sono diversi saliscendi molto ripidi, seguiti finalmente da una sezione quasi piana che taglia la montagna, lontano da qualsiasi villaggio, fuori da tutto. Nonostante il tempo ancora nuvoloso, apprezziamo i numerosi punti panoramici, con grandiosi scorci sulla Val di Sole e la parte più alta della Val di Non.
Non possiamo non notare però anche l’infinità di impronte animali che ci accompagnano in questo tratto selvaggio. Restiamo impressionati soprattutto da quelle d’orso. Uno, o forse più d’uno, hanno fatto gran parte del nostro sentiero in direzione opposta alla nostra. All’inizio siamo quasi spaventati, poi le orme di orso diventano così comuni da non farci nemmeno più caso.
C’è dell’altro. Forse un grosso cane? Molto grosso. Le impronte vanno nella nostra direzione, si notano i segni di unghie lunghe e affilate. E sono enormi: lunghe più del doppio di quelle che avevo trovato due giorni fa. Forse 15cm, forse anche di più. Che sia davvero un lupo?
Dopo l’isolata chiesetta di San Antonio (1240m), inizia la tranquilla discesa verso Cles (658m), dove un po’ alla volta torniamo fra i nostri simili.
Dopo aver salutato e ringraziato Andrea, di nuovo a Revò, ospite di Mario e Giuliana, come sempre molto gentili e premurosi. Spero di poter ricambiare un giorno!
Giuliana è anche riuscita a fare una lavatrice con i miei indumenti più disastrati; gran cosa, così i prossimi giorni potrò entrare nei bar dei paesini senza temere di puzzare come un caprone in decomposizione (mi limiterò al caprone semplice).