Sabato 30 marzo 2013. In viaggio: giorno 30. In Thailandia: giorno 5.
L'accoglienza è stata splendida. Sulla soglia, una ragazza in divisa e sorrisone che mi invita a togliere scarpe e calzini per indossare delle comode ciabatte molto eleganti. Poi mi porta in una stanza climatizzata con luci soffuse, profumi esotici, larghe poltrone rosse estremamente comode. Qui mi siedo e mi viene sottoposto un questionario per individuare eventuali problemi di salute che possano incidere sul massaggio. Mentre compilo faccio la conoscenza con la mia terapista Bilki (purtroppo non sono sicuro del nome), che porta una bacinella d'acqua sulla quale galleggiano fiori, spicchi di lime e altre essenze sconosciute. Il pediluvio con massaggio è molto piacevole, anche se immagino sia più utile a lei che a me. Spruzza infatti il lime sui piedi in modo da neutralizzare ogni possibile odore molesto. Nel frattempo mi offrono un buonissimo the verde ghiacciato.
Poi cambiamo stanza. C'è un lettino da massaggio con un buco dove appoggiare la testa, una piacevole musica rilassante, luce bassa, arredamento elegante, ancora profumi esotici. Mi passa i vestiti da massaggio (tutti monouso, dai colori neutri): mutande elastiche, amplissimi pantaloni al ginocchio e camicia a maniche corte molto larga. Poi inizia il massaggio vero e prorio. All'inizio ero molto teso, poi mi sono rilassato e le due ore sono volate in un istante. Le tre modalità – massaggio tradizionale, massaggio spalle/testa/collo, massaggio con impacchi caldi – erano mischiate in modo naturale. I momenti di dolore che tanto temevo non ci sono stati. Si è messa a fare leva sulle articolazioni usando tutte la sua forze, mi ha fatto scrocchiare le vertebre, ha tirato ginocchia e gomiti, ma sempre tenendo sotto controllo le mie reazioni e ricalibrandosi continuamente. Ha seguito il mio respiro nei movimenti e credo di essere entrato in uno strano stato mentale, quasi di trance. Quando mi ha detto che avevamo finito quasi non ci credevo; avevo infatti perso la cognizione del tempo, non avrei saputo dire se il massaggio era iniziato 10 minuti prima, o mezz'ora, o un'ora, o dieci ore…
Per riprendermi dallo stato confusionale mi ha riportato nella stanza precedente, dove le altre assistenti mi hanno offerto the piccante allo zenzero e un dolce tipico thailandese buonissimo: lo sticky rice con mango. Una pallina di riso dolce e appiccicoso, servita con mezzo mango fresco completamente maturo e sugoso. Poi, cambio di vestiti, scarpe, e via, nel caldo infernale. Purtroppo non ho fotografie né della spa, né del massaggio. Rimando comunque al loro sito per farsi un'idea.
La giornata si è conclusa presso la sede di Pooh eco-trekking, dove era prevista la riunione pre-trekking. Le guide saranno Eki, il Justin Bibier della Thailandia, e Tee, un tipo che parla un ottimo inglese e che sprigiona simpatia ed esperienza. I compagni di cammino sono quattro amici e compagni di studi alla scuola per fisioterapisti. Sono francesi, fra i 25 e i 27 anni, il loro inglese è particolarmente debole ma sono molto simpatici. Non ho ancora imparato i nomi, comunque: una (quella a destra nella foto) è una fanatica assoluta del Giappone; il suo moroso (con la barba) è un po' silenzioso ma sembra comunque un tipo simpatico. Anche gli altri due sono una coppia: lei sorride sempre ma fa più fatica degli altri con l'inglese, lui è molto bravo a cantare, afferra una chitarra e improvvisa un concerto in basco. Domattina presto partiremo per la giungla selvaggia e, come già dicevo ieri, credo riuscirò ad aggiornare il blog solo al mio ritorno.
Con la protezione di Pertini non hai nulla da temere XD
Manuel