Venerdì 19 aprile 2013. In viaggio: giorno 50. In Australia: giorno 9. A piedi: giorno 21.
Great Ocean Walk: giorno 2. Da Blanket Bay a Aire River, 20.1km.
Come ieri, anche oggi percorso molto ben tenuto. Anche la foresta che sarebbe di per sé selvaggia e remota, nei pressi del sentiero è ben potata e il fondo perfettamente pulito.
Ciò non toglie che non si possano fare brutti incontri. Dietro ad una curva ho infatti fatto la conoscenza con il mio primo serpente australiano. Occupava metà del sentiero: almeno due metri di lunghezza per 5cm di diametro, marrone con strisce più scure, lucido, quasi bagnato (vedi foto). Ho provato a sbattere i piedi, sperando che le vibrazioni lo facessero scappare… Niente, nemmeno un accenno. Alla fine gli sono passato accanto, rapido rapido. Per fortuna non si è mosso, o era morto, o era ancora imbambolato per il freddo. Per fortuna ho fatto anche incontri più piacevoli. In diverse occasioni ho sorpreso canguri che, impegnati a fare gli affari loro sul sentiero, non si sono accorti di me fino all'ultimo, scappando poi in tutte le direzioni. Alcuni erano molto piccoli, che siano stati dei wallaby?
Poco dopo Blanket Bay c'è una foresta letteralmente invasa da migliaia di pappagalli dai vivacissimi colori. Alcuni verde smeraldo, altri rossi e gialli, volano ovunque al mio passaggio.
Poco prima di arrivare al faro di Cape Otway ho attraversato l'ennesimo bosco di eucalipti. Questo però sulla mappa è descritto come segue: “watch for koalas along this stretch of track“… beh, neanche uno!
Anche oggi sul sentiero nessun altro camminatore. Trovo gente solo nei pressi del faro e nei campeggi raggiungibili in auto.
Vale la pena di pagare il biglietto d'ingresso (18 dollari) al parco / museo del faro di Cape Otway. Ci sono arrivato in tarda mattinata, con bellissimo contrasti di colori: il verde del prato ben curato, il blu del mare, il bianco del faro…
Il ristorante all'interno del parco è gestito da una gentile signora (credo) di origine greca. Mi ha proposto un'ottima quiche di zucca, accompagnata da una perfetta insalata greca in formato gigante. Purtroppo ho sbafato tutto prima di pensare a fotografare. Questo pranzo imprevisto mi permetterà, fra l'altro, di incrementare il peso dei pasti dei prossimi giorni: ormai posso permettermi ben 5 gallette al posto delle solite 4.
Urca che biscia o_O
ma le zone costiere dell’Australia non sono infestate anche dai luridi coccodrilli?
a proposito di bestiacce immonde, chissà se il biscione si può mangiare tagliato a rondelle, impanato e fritto, magari con contorno di spiedini di coccodrillo;
sai, paese che vai, usanze che trovi … ;- P
da quel che ho capito i luridi coccodrilli si trovano solo nelle zone più a nord dell’Australia,, dove c’è un clima tropicale. Nell’estremo sud fa troppo freddo, per fortuna 😉
Mi sarebbe piaciuto degustare qualche serpentello, ma non so se in Australia si usi. Sicuramente in alcune zone degli USA ci sono le grigliate a base di serpente, forse in Texas? Il coccodrillo invece si mangia di sicuro. Al ristorante cinese ho trovato addirittura il coccodrillo in agrodolce…
Deve essere una camminata fantastica!!!
Purtroppo ho attraversato quei posti circa 5 anni fa in macchina.
Ora che so di questo un pensiero ce lo faccio.
A proposito del serpentello, non mi pare sia una semplice biscia, è un Notechis Scutatus o serpente tigre, uno dei serpenti australiani più diffuso e velenoso.
Un saluto
Roberto