Già a Bergamo eravamo una ventina. Età media post-pensione, equipaggiamento tecnico, zaini variopinti, argomento principe: qual è il peso giusto da portare sulle spalle?
Una volta arrivati a Lourdes ci siamo trovati tutti all’ufficio informazioni della stazione, dove mi sono reso conto di essere l’unico ad andare ad Oloron, l’unico a salire al Passo del Somport, l’unico a fare il cammino aragonese. Poco male, magari ci ritroveremo più avanti.
Intanto scopro un problema serio: a causa di un treno soppresso, arriverò a Oloron alle 19:10, un po’ tardi per fare poi i 10km necessari per raggiungere l’albergo. Che fare? Correre il rischio di fare un tratto, magari anche piuttosto lungo, al buio? Mah, ci penserò dopo.
Intanto vado al santuario per richiedere la credenziale del pellegrino. Appena fuori dalla stazione si vedono i Pirenei (vedi foto)… che dire? La neve sembra tanta e a bassa quota, molto bene! La procedura per ottenere la credenziale è snella, l’operatrice è molto gentile, parla benissimo l’italiano e in pochi minuti la credenziale nuova con timbro di Lourdes è nello zaino.
L’attesa del treno per Oloron è molto lunga e noiosa ma, alla fine, arrivo a destinazione puntualissimo alle 19:10. Non appena inizio a camminare vengo accolto da un’allegra pioggerellina, che non mi abbandonerà mai per tutto il tempo. Dopo poche centinaia di metri, con una certa emozione, scorgo il primo segnale conchiglia che indica il cammino (vedi foto). Il cielo grigio, l’acqua dappertutto, il fango sul sentiero, i Pirenei innevati in lontananza, la notte che si avvicina, sono il messaggio di benvenuto che mi riserva il primo tratto… direi che sarà proprio un’avventura.
Alla fine sono arrivato all’albergo verso le 21:20, bagnato come un pulcino, con l’ultima mezz’ora in notturna. È stato un buon test per l’equipaggiamento, che ha retto alla perfezione: il contenuto dello zaino è rimasto asciutto, la giacca mi ha protetto e il cappello ha fatto il suo dovere. Soprattutto, è stato fondamentale il navigatore, sul quale avevo caricato mappe e tracce del percorso: di notte i segnali non si vedevano facilmente e in un paio di occasioni ho trovato la strada giusta solo grazie al gps.
Tutto sommato un buon inizio, direi. Visto lo stato del percorso e le previsioni, direi che l’avventura non mancherà neanche per i prossimi giorni!
ciao michele abbiamo letto del tuo primo giorno…che avventura!!!in bocca al lupo!(nicolò dice che devi mangiartelo il lupo!) e buon cammino!!!
Non male come inizio, buona camminata! 😀
sarà bello seguriti!! un abbraccio!
Meglio soli che in comitiva, no? così l’ascetica contemplazione dei Pirenei potrà forse scalfire il tuo animo razionale… 😛