Domenica 3 marzo 2013. Giro del mondo: giorno 3. In Nepal: giorno 2.
Il primo approccio non è stato dei migliori. Sono arrivato in piena notte, dopo quasi 40 ore di viaggio, in preda a allucinazioni da privazione di sonno. Ho visto i primi scorci di Kathmandu dal finestrino dell'auto che mi ha accompagnato all'albergo: strade molto dissestate, traffico caotico, cani randagi ovunque, case malmesse, personaggi strani… un quadro quasi spaventoso, direi.
Fortunatamente la notte ha portato consiglio e, dopo il sonno ristoratore, ho iniziato la giornata con occhi nuovi. Dopo un breve incontro organizzativo con Arjun, uno dei manager dell'agenzia, sono partito per la visita alla città. Sarebbe noiosissimo ripetere per filo e per segno quanto visto e imparato; mi limiterò quindi ad alcuni elementi che mi hanno colpito particolarmente.
Bikash Shrestha
Prima di tutto, la guida che mi ha accompagnato tutto il giorno. Si chiama Bikash ed è una persona notevole. Sempre molto gentile, entusiasta e disponibile, ha una vera passione per tutto ciò che riguarda la profonda relazione fra induismo e buddismo in questa regione. Durante la bassa stagione insegna microbiologia all'università, altrimenti fa la guida a tempo pieno, in inglese, spagnolo e francese. Due o tre volte all'anno lavora anche come guida trekking; purtroppo non sarà lui però ad accompagnarmi i prossimi giorni.
A metà mattina una signora inglese ha sentito parlare Bikash mentre mi spiegava i dettagli di una rappresentazione del dio indù della morte. Impressionata dalla padronanza della lingua e dalla profondità della presentazione, si è poi avvicinata e timidamente ci ha chiesto se poteva unirsi a noi. Ecco che così ho conosciuto Shirley, da Londra, che da dopodomani passerà un mese nel sud del paese a insegnare come si realizzano i mosaici ai bambini salvati dalla tratta dei circhi (i bambini vengono rapiti e portati in India per lavorare nei circhi in condizioni disumane, in schiavitù).
Scimmie
Una moltitudine di scimmie gironzola indisturbata per i templi della città. Le regole sono semplici: non guardarle negli occhi e non tenere in mano oggetti commestibili. Ne sa qualcosa il tizio che, come me, stava fotografando questo esemplare (vedi foto). Mentre armeggiava con le focali, la scimmia ha fatto un balzo, gli ha aperto la mano, e gli ha rubato la caramella… pare capiti spesso.
Cibo e prezzi
Ho finalmente provato il famoso dal bhat, il cibo che mi accompagnerà per tutto il periodo nepalese. Una salsa piuttosto liquida e delicatamente speziata, da versare sul riso bianco (riso bianco = bhat). Molto buono! In questo caso (vedi foto), c'erano ottimi accompagnamenti. Da destra: il dal, un curry di pollo, verdure speziate tarkari, yogurt (come dessert), e l'achar, una cosa rossa piccante e molto salata. Ho ripetuto anche a cena, in un altro locale, spendendo poco meno di 4 euro, compresa birra da 66cl.
In generale, i prezzi sono molto bassi, sia per gli alimentari, sia per gli articoli da trekking. In quest'ultimo caso ho però il sospetto che girino dei falsi… mah
Curiosità
- L'energia elettrica è razionata e a Kathmandu arriva solo 12 ore al giorno. Gli orari sono complicatissimi e dipendono da molte variabili. Pare esista un'applicazione android per sapere, zona per zona, quando ci sarà la corrente. Non ho ancora provato a cercarla, ma dovrebbe bastare usare come chiave di ricerca “load shedding“.
- Guida a sinistra e traffico estremamente caotico e avventuroso.
Domani
Sveglia prima dell'alba e viaggio in autobus nepalese fino al punto di partenza del trekking. Farò anche la conoscenza con la guida che mi accompagnerà per i prossimi 16 giorni… speriamo bene.