Curve geodetiche, mappe, animazioni

Il post di ieri, oltre a un noioso elenco di orari e destinazioni, presenta anche due visualizzazioni più immediate: una mappa globale con il percorso e un video con l’animazione del viaggio. Entrambi sono stati realizzati usando software e dati liberi. Riporto di seguito alcune note tecniche sulla realizzazione.

Mappa con il percorso

Mappa mondo, 1:140MCome dati di partenza ho usato la mappa raster della Terra in scala 1:50m (cross-blended hypsometric tints) e la collezione di dati vettoriali resi disponibili da Natural Earth (licenza public domain). Come software per visualizzare i dati e fare il rendering della mappa, ho usato l’ottimo Quantum GIS (d’ora in poi QGIS), già presente nel repository standard di Ubuntu (uso Ubuntu 12.10). L’import dei dati raster e vector è risultato del tutto indolore e i vari tematismi risultano perfettamente allineati.

Esistono sicuramente molti modi in QGIS per aggiungere i punti relativi alle destinazioni. Dopo rapida indagine, ha adottato una soluzione probabilmente poco ortodossa, ma che mi ha rubato pochissimo tempo. Ho creato a mano un file GPX con i waypoints che mi interessavano e l’ho importato grazie al plugin preinstallato “Gps Tools”.

Non ho invece trovato in QGIS un modo per disegnare le curve geodetiche che collegano i vari punti. Ho visto come collegare i punti con linee rette, ma non è quel che volevo. Ho allora scelto una via che può apparire contorta, ma per me piuttosto naturale. Ho scritto un programmino che, appoggiandosi alla libreria GeographicLib (anche questa già disponibile nel repository), a partire dalle coordinate (lat,lon) di partenza e arrivo, genera un file GPX contenente la geodetica sotto forma di track. Il programmino è molto semplice e nella struttura ricalca un file d’esempio di GeographicLib. L’unica accortezza sta nel rilevare il passaggio da +180 a -180 gradi di longitudine e spezzare il percorso in due tracce distinte nello stesso file GPX.

Se qualcuno fosse interessato, può scaricare geodesic.zip che contiene:

  • geodesic.cpp : file sorgente in c++ del programmino;
  • destinazioni.gpx : il file GPX con tutte le destinazioni (scritto a mano);
  • tappe.txt : i comandi da dare per generare i file GPX con le curve geodesiche.

Una volta importati punti e curve, si tratta solo di decidere quali colori usare e, se l’immagine desiderata è sufficientemente grande, di attivare l’inserimento automatico delle label.

Video animato

Frame da filmato voliHo usato OpenShot, interessante software di video editing disponibile nel repository standard di Ubuntu. A differenza di altri video editor che avevo provato in passato, OpenShot presenta un’interfaccia molto intuitiva ed è facile da usare. Trattandosi però di un progetto relativamente giovane, talvolta è poco stabile e alcune azioni apparentemente innocue possono mandarlo in crash. Nel complesso si è trattato comunque di uno strumento prezioso. In particolare, è dotato di un plugin chiamato WorldMap che fa esattamente quelle che serve: accetta coordinate (lat,lon) di due punti e, appoggiandosi a Blender, genera un filmato con l’animazione. Tutto qui. In realtà WorldMap a volte falliva senza emettere messaggi d’errore, ma ho risolto dimezzando i parametri Extrude e BevelDepth.

Per le schermate dei titoli, ho usato InkScape, che si integra alla perfezione con OpenShot.

Per l’audio, ho trovato Alchemist Tower, un bel brano del solito Kevin MacLeod. Purtroppo, la parte centrale era troppo corta e sono ricorso quindi ad un lavoro di copia/incolla con Audacity per allinearlo con il video.

Ecco il risultato finale:

I primi giorni

Non voglio studiare troppo i dettagli, pianificare tutto, sapere cosa farò giorno per giorno, ora per ora.

Tutti dicono però – e ho sperimentato io stesso l’anno scorso quanto sia vero – che le crisi peggiori si hanno nel corso dei primi tre giorni di cammino. Mi sembra opportuno quindi pianificare almeno un poco i primi giorni, anche perché, contrariamente a quanto previsto in passato, ho deciso di cambiare programma e, soprattutto, punto di partenza.

Il piano originale prevedeva di arrivare a Lourdes, passare diverse ore in treno, poi altro treno, e infine arrivare a tarda sera a Saint Jean Pied de Port. Il nuovo piano prevede un percorso più lungo, in zone meno frequentate e, almeno fino al confine Francia/Spagna, non descritto nella guida

Si tratta di camminare per un tratto del Voie d’Arles, da Oloron-Sainte-Marie al Passo del Somport, e poi percorrere integralmente il Cammino Aragonese (descritto nella guida).

Fortunatamente, esistono due eccellenti siti dedicati alla variante che ho scelto. Il primo è Au Coeur du Chemin http://www.aucoeurduchemin.org che, seguendo il link Etapes (sur carte IGN), fornisce mappe e statistiche estremamente dettagliate. Il secondo è Voie du Piémont Pyrénéen http://vppyr.free.fr che, alla voce Voies d’Aspe, riporta molti dati e fotografie del percorso.

Vediamo i dettagli.

Primo giorno, martedì 17 aprile

Come già scritto in passato, arriverò all’aeroporto di Lourdes (LDE) alle 12:25. Grazie agli autobus della compagnia Maligne, il piano prevede di andare a Lourdes centro, in cerca della credenziale. Una volta trovata, stazione dei treni e viaggio fino a Oloron-Sainte-Marie (via Pau). Da qui, inizia il mio cammino a piedi!

Probabilmente arriverò a Oloron-Sainte-Marie nel tardo pomeriggio e non potrò camminare molto a lungo. Immagino sia ragionevole prevedere al massimo una decina di km, i.e. due orette di cammino. I siti di riferimento dicono però che il primo ostello si trova a Sarrance, ad oltre 20km da Oloron. Vedo due possibilità: dormire all’addiaccio (nel bosco o sotto qualche tettoia), oppure cercare un albergo dalle parti di Lurbe-Saint-Christau. Le varie testimonianze che ho letto su web riferiscono che questo versante dei Pirenei è estremamente piovoso e le previsioni già indicano per tutta la prossima settimana pioggia e, verso il passo, neve. Ho deciso quindi di optare per la soluzione più comoda: albergo dopo 10km di cammino!

Secondo giorno, mercoledì 18 aprile

Beh, oltre al fatto che partirò, con qualsiasi tempo, da Lurbe-Saint-Christau, non intendo pianificare nulla!

Mappe 1:25.000

Anche se le mappe che ho già a disposizione (dettagli qui) dovrebbero essere più che sufficienti per completare il cammino senza perdersi, non sono molto soddisfatto della scala 1:100.000 e del numero ridotto di dettagli presenti rispetto alle mappe che uso solitamente per progettare escursioni in montagna. Idealmente, vorrei procurarmi cartine in scala 1:25.000 e 1:50.000 che coprano l’intero percorso, in formato digitale.

Un prima possibilità è quella di sfruttare le mappe del progetto OpenStreetMap, magari elaborandole con qualcuno dei tanti software dedicati. Analizzerò questa opzione in un post futuro.

Per il momento vorrei presentare invece i dati istituzionali dell’ente spagnolo “Instituto Geográfico Nacional“. Anche se un po’ nascoste, si possono scaricare mappe in formato GeoTIFF per tutta la Spagna, a varie scale, comprese 1:25.000 e 1:50.000. Non sono riuscito a studiare per bene la licenza dei dati ma, per uso non commerciale, le mappe dovrebbero essere utilizzabili gratuitamente.

Ecco come fare (aggiornato a gennaio 2012):

  1. Andare su http://www.ign.es
  2. Nella parte centrale della pagina, cliccare il pulsante blu “Descargas”
  3. Nella parte in alto a destra, scegliere la lingua: sono disponibili spagnolo, inglese e francese. Purtroppo l’italiano manca, ma ho scoperto con piacere che il sito risulta facilmente fruibile anche per chi conosce solamente l’italiano: tutto sommato, lo spagnolo tecnico si riesce ad interpretare senza troppe difficoltà. Nel seguito, descriverò i comandi della versione inglese.
  4. Registrarsi (link “Register”) e seguire le istruzioni per crearsi un’utenza. Tale operazione è necessaria per il download delle mappe.
  5. Usare “Advanced search” e individuare i codici d’interesse sfruttando la mappa “See MTN50 Map Grid” (png, 11703×7921, 19MB). Ad esempio, Roncisvalle cade nel foglio 0091.
  6. Inserire il codice nella pagina “Advanced search”, selezionare il prodotto “MTN25 raster” oppure “MTN50 raster”, premere “Search”.
  7. Selezionare e scaricare le mappe.

Il formato GeoTIFF è visualizzabile con un qualsiasi programma di gestione immagini, e già così risulta perfettamente fruibile. Per sfruttare a fondo le informazioni geografiche codificate nella mappa digitale è però preferibile usare programmi dedicati. Già da tempo ho selezionato un’efficace collezione di strumenti di questo tipo: magari ne descriverò qualcuno in futuro.

Cammino Francese: risorse varie

Dopo rapida ricerca su Internet e classico giretto alla libreria specializzata “Viaggeria” di Trento, credo di aver raccolto materiale a sufficienza per iniziare l’organizzazione del cammino.

Libri

C’è un gran proliferare di guide dedicate al Cammino francese. Ne ho sfogliate diverse e alla fine ho scelto Alfonso Curatolo, Miriam Giovanzana, “Guida al Cammino di Santiago de Compostela”, Terre di mezzo Editore 2010 (sito, anobii). Mi sembra riporti tutte le informazioni davvero necessarie, comprese mappe di tutte le tappe, altimetrie, indicazioni generali sul cammino, suggerimenti turistici sui luoghi attraversati. Graficamente piacevole, il libretto è sufficientemente compatto e leggero da essere infilato nello zaino. Carta e rilegatura paiono robuste, adatte a consultazioni frequenti in condizioni difficili.

L’introduzione è volutamente scarna (21 pagine), ma ho trovato molte informazioni fondamentali per la progettazione del viaggio, a partire da come raggiungere Saint Jean Pied de Port, punto di inizio del cammino.

Il resto del libro è dedicato alla descrizione di ciascuna tappa, compresa una variante nel tratto iniziale chiamata Cammino aragonese e alcune tappe aggiuntive per raggiungere l’oceano a Finisterre (Cammino di Finisterre).

Mappe

La mia idea iniziale era di procurarmi mappe 1:25000 per tutto il percorso ma, visto che si tratta di 900km, probabilmente non sarà opportuno puntare sul cartaceo per motivi di peso e ingombro. Esplorerò in futuro la possibilità di raccogliere mappe a questa scala in formato digitale (aggiornamento 15 gennaio 2012: maggiori informazioni qui).

Mi sono quindi accontentato della cartina Kompass 133-I che copre l’intero Cammino francese (solo variante aragonese) in scala 1:100000. Proprio a causa della scala, la mappa risulta molto schematica, decisamente più povera di dettagli rispetto alle mappe che uso di solito durante le escursioni. Immagino comunque che per il cammino non serva nulla di più; tutte le strade dovrebbero essere segnate molto bene e probabilmente altri dettagli renderebbero più difficile la lettura per l’utente medio.

Il fatto che questa mappa riporti solo la variante aragonese significa che mancano le prime 4 tappe del cammino che ho scelto. Poco male, perché mappe  analoghe per scala e dettagli sono riportate anche nel libro. A dire il vero, non sono sicuro valga la pena di infilare questa mappa nello zaino, in quanto non aggiungerebbe nulla al libro…

Siti Internet

Per il momento segnalo solo il bellissimo e ricchissimo sito di Luciano Callegari www.pellegrinando.it, intitolato I Cammini verso… Santiago de Compostela.

Lo sto leggendo qua e là ogni sera, affascinato non solo dalla notevole raccolta di informazioni utili sui cammini, ma anche dai numerosi diari di pellegrinaggio. Ormai ne ho letti parecchi… e la voglia di partire aumenta!