Lake Tuapo e preparativi per un nuovo cammino

Lake Tuapo dall'alto.

Sabato 27 aprile 2013. In viaggio: giorno 58. In Nuova Zelanda: giorno 4.

Si nota poco in foto, ma c'era un arcobaleno fantastico.

Dopo un piacevole risveglio con passeggiatina sul lago mi sono diretto verso Lake Tuapo, il più grande della Nuova Zelanda. Per prima cosa mi sono infilato nell'ufficio informazioni e, oltre alle solite attività adrenaliniche (ho l'impressione che saranno una costante un po' ovunque), ho subito notato che siamo vicini al parco nazionale del Tongariro. Si tratta di un gruppo di vulcani intorno ai 2000m di quota, ancora attivi, attraversati da alcuni dei cammini a piedi più famosi dell'intero paese. Ho deciso di fare il celebre Tongariro Alpine Crossing (TAC), un solo giorno ma denso di esperienze: laghetti vulcanici (gli Emerald Lakes), passeggiata sul bordo del cratere di un vulcano attivo, vegetazione molto variabile e in alcuni casi unica.

I vulcani sono tanto attivi che la parte del TAC che passa dalla Sulphur Lagoon è chiusa ormai da mesi a causa delle emissioni pericolose. Il cammino risulta quindi dimezzato, ma compenserò salendo fino in cima al Tongariro (1967m).

Dopo aver dedicato il pomeriggio ai preparativi, ora sono accampato a pochi chilometri dal punto d'inizio del cammino. Spero in un miglioramento del tempo. Le previsioni non sono granché, pioggerelle e vento forte, ma sono molto peggiori per i giorni successivi, almeno fino a giovedì (pioggia continua e intensa). Partenza quindi domattina prima dell'alba, con qualsiasi tempo.

 

Zolfo, fanghi e geyser

Venerdì 26 aprile 2013. In viaggio: giorno 57. In Nuova Zelanda: giorno 3.

Oggi sono arrivato a Rotorua, uno dei luoghi in assoluto più famosi della Nuova Zelanda.

Purtroppo ho passato la mattina a girare per i centri commerciali. Ora ho una sim neozelandese, ho gli adattatori per ricaricare i miei gadget mentre guido, ho cibo a sufficienza per alcuni giorni, e ho anche un kit per rasarmi… purtroppo il mio piano di farmi rasare da un barbiere in ogni paese che tocco deve saltare. Qui i barbieri tagliano solo i capelli o, al massimo, regolano la barba. L'antica arte, l'antico rito… dimenticato. Lo stesso vale anche per l'Australia, ma a Melbourne Dino mi ha consigliato un barbiere di origine italiana (Tony, abruzzese, emigrato diciottenne ormai 40 anni fa) che ancora oggi è capace di fare la barba come si deve.

Le attrazioni locali prevedono tutta una serie di attività adrenaliniche: balzi dall'elicottero legati ad un elastico, sky diving, ZORB, varianti del bungee jumping (arrivo in acqua, in coppia, carpiato, ecc.)… Per fortuna esistono anche attrazioni legate direttamente alle bellezze naturali di Rotorua, come ad esempio la foresta con centinaia di specie di alberi diverse, piantata a metà '800 per scoprire quali fossero le più adatte al clima locale per la produzione di legname pregiato.

Io ho scelto di esplorare il lato più famoso di Rotorua: le manifestazioni dell'intensa (e puzzolente) attività geotermica della zona. L'odore di zolfo domina l'intera regione e il sito principale da visitare è Te Puia, detto anche Te Whakarewarewatangaoteopetauaawahiao (bel nome, facile da pronunciare!). Si tratta di una valle che ospita il più grande e attivo geyser dell'emisfero sud (Pohutu Geyser), numerose piscine naturali di acqua bollente, varie distese di fango caldo (90°C) saltellante, emissioni furiose di vapori sulfurei ovunque. Insomma, un bell'inferno.

Pohutu Geyser

Non avevo mai visto un geyser prima e l'ho trovato uno spettacolo affascinante. Se ho ben capito, il Pohutu Geyser dorme 45 minuti, poi si sveglia gettando acqua bollente fino a 15 metri d'altezza. Resta attivo per anche un'ora e mezza, diminuendo progressivamente la forza del getto, poi si addormenta e ricomincia da capo. Pare sia il geyser con la fase attiva (90 minuti) più lunga del mondo.

Tutta la valle comunque è viva da far paura: i vapori di zolfo escono da ogni sasso. Tutte le rocce, la strada, i sassi, i pavimenti, scottano al punto da non riuscire a sedersi se non per pochi secondi. Sono rimasto ipnotizzato dalle vasche di fango ribollente; mi hanno fatto riflettere sulle condizioni del nostro pianeta miliardi di anni fa quando la vita ha fatto la sua comparsa.

Una volta completata la visita, non sapevo che fare. Fermarmi a Rotorua un altro giorno o proseguire? E per dove? Alla fine ho deciso di muovermi in direzione sud, approssimativamente verso il lago più grande della Nuova Zelanda, il Lake Taupo. Per la notte mi sono fermato a metà strada, in un campeggio gratuito a Mangakino, sulle sponde del piccolo lago Maraetai. Mi piace la libertà garantita dal campervan. Mi piace la sensazione di essere nel mio nido, poter mangiare cose sane, fare le mie attività con calma, indipendentemente da dove mi trovi e dal tempo atmosferico.

Sveglia sulle sponde del lago Maraetai.

 

Brevissimo a Auckland e via col campervan

Ho dormito qui...

Giovedì 25 aprile 2013. In viaggio: giorno 56. In Nuova Zelanda: giorno 2.

Non c'è molto da dire sul mio arrivo in terra di Nuova Zelanda ieri sera: buio pesto, pioggia intensa, tragitto in autobus fino all'albergo e rapida cena in rosticceria indiana (con il peggior Chicken Biryani di sempre…).

Non l'ho ancora scritto sul blog, ma già da una decina di giorni ho prenotato un campervan per l'intera durata del mio soggiorno in Nuova Zelanda. Si tratta di una normale automobile di grandi dimensioni (tipo Multipla), riconvertita in quasi-camper. Al posto dei sedili posteriori uno spazio multiuso: salotto e cucina di giorno, letto di notte. Fra gli accessori ci sono anche il frigorifero, un lavandino, un fornello con tutte le posate, pentole, piatti, ecc. Non manca un lettore dvd con schermo piatto e il navigatore gps.

La mia idea era quella di fare il turista a Auckland tutta la mattina e poi di andare a ritirare il campervan, ma per una complicata serie di circostanze sono dovuto andare a ritirare il veicolo già a mezza mattina. Riporto quindi una sola foto come prima impressione della città. Conto comunque di recuperare a fine soggiorno, quando passerò un paio di giorni proprio a Auckland.

Cartello esposto vicino alla porta esterna dell'albergo, con spiegazione della festività del 25 aprile.

Oggi volevo procurarmi una sim neozelandese e comprarmi una serie di altri accessori da campeggio, ma sono stato sorpreso dal 25 aprile. Caspitina, è giorno festivo anche da queste parti! Si tratta dell'Anzac Day e tutti i negozi sono chiusi. Poco male, recupererò i prossimi giorni.

Non ho avuto il tempo di decidere per bene dove andare con il campervan, quindi ho improvvisato. Intanto mi sposto verso sud-est, in direzione Rotorua. Questa notte dormo in un'area campeggio gratuita che si chiama Moanaroa Reserve Lake Karapiro Overnight Campervan Parking. Dovrebbe essere bellissima, sulla sponda del lago Karapiro, immersa nel verde, ma ci sono arrivato col buio e con la pioggia e per ora ho visto solo i bagni pubblici.

La mia casetta mobile per i prossimi 17 giorni.

Riporto qui sotto i consigli che mi hanno dato Mandy e Gwyn, la coppia di noezelandesi che ho incontrato a Manang, lungo l'Annapurna Circuit in Nepal. Si accettano consigli. AndreaC, mi puoi ricordare cosa mi avevi suggerito a suo tempo?

North Island

  • Bay of Islands – Pahia e Russell.
  • Tongariro crossing – walk over a volcano: 1 day.
  • Coromandel Peninsula – Cathedral Cove – Hahe Beach, Hot Water Beach.
  • Waiheke Island – 30 min from central Auckland (beach, vineyards).

South Island

  • Queen Charlotte Sound Walk.
  • Able Tasman Walk.
  • Marlborough – Blenheim – many wineries.
  • Routa Burn Trek. 5-6 days.
  • Milford Sound.
  • Rail Trail – moutain bike trip – stop at wineries.

Windows fa i capricci anche all'aeroporto di Melbourne...